domenica 13 febbraio 2011

Gran brutta sconfitta dell'under 18

Dopo il pareggio contro il Pesaro che giocava in 12 contro 15, dopo l'abbandono di diversi giocatori in aperto contrasto con la gestione tecnica Massi-Paragonà, arriva anche la sconfitta di misura (10 a 8) contro lo Jesi a sancire definitivamente la crisi della squadra under 18 che ha perso smalto, voglia di sacrificio e velocità.
Qualcuno all'interno della società mi faceva notare che la squadra Under 18 ha avuto quest'anno una grande crescita tecnica dei giocatori grazie alla collaborazione di diversi tecnici che hanno lavorato con loro. Da parte mia questa crescita non l'ho notata, però ho visto che sicuramente è stata smarrita la loro identità tecnica e forse anche un preciso punto di riferimento che ora i ragazzi non hanno.
Certamente la crisi all'interno della società può aver acuito questi problemi, ma non bastano a giustificare la grande involuzione che i ragazzi hanno avuto negl'ultimi mesi.
Le cause vanno ricercate sicuramente all'interno della squadra che è formata da giocatori e tecnici, ma se è innegabile che il valore tecnico dell'under 18 è superiore a quello dell'anno passato che ha disputato un buonissimo campionato elite, lo staff tecnico non si è dimostrato all'altezza della squadra e questo non lo dico io, ma lo dicono i risultati, i genitori che hanno apertamente contestato i tecnici e soprattutto i giocatori che hanno deciso di abbandonare la squadra perchè "gli allenamenti fanno ridere rispetto all'anno scorso".
Una cosa è certa, c'è molto lavoro da fare per rimettere in sesto questa gloriosa società che sta facendo acqua da tutte le parti, e questo può accadere solo se tutti riescono ad avere l'umiltà nel fare un mea-culpa, ma purtroppo San Benedetto è l'unico posto al mondo dove il rugby non unisce, ma divide.

Nessun commento:

Posta un commento