mercoledì 8 dicembre 2010

Diritto di REPLICA

Ritengo doveroso scrivervi per precisazione prendendo come spunto l'articolo e i messaggi scritti sul blog del mini-rugby che trovate integralmente a questo link
http://www-rugbysamb-under14.blogspot.com/2010/11/under-14-tutto-pronto-per-domenica.html#comments
e da cui riprendo alcuni passaggi che qui sotto riporto, soprattutto perchè mi è negata la possibilità di replica :

 Under 14 – Tutto pronto per domenica

Domenica 28.11.10 i ragazzi della Under 14 giocheranno in casa, allo Stadio Ballarin alle ore 10:00 con i pari età del Rugby Jesi 70 valido come quinto concentramento della stagione.....
 

27 novembre 2010 13:03   
giovanni menzietti ha detto...
Che buffonate!!!
Scrivete che il comitato ha fissato una data per il mini-rugby (categorie u6-8-10-12) al Ballarin, poi dite che a causa di mancanza di adesioni è stata annullata la gara, poi esce fuori che il comitato non hai mai organizzato la gara a san benedetto.

E' già dall'anno passato che si sa che le gare al Ballarin per il mini-rugby non si possono fare perchè non è considerato un campo in erba e una direttiva della federazione richiede espressamente campi in erba per il mini-rugby.
L'unica gara di mini-rugby che si è potuta organizzare a san benedetto è quella che abbiamo organizzato io e marco seproni al campo dell'agraria.
Quando si scrivono articoli occorre un pò di correttezza, almeno che non vogliate fare della stupida e falsa propaganda, ma questo non è più rugby, ma politica.

......


27 novembre 2010 19:25 
Giuseppe F. ha detto...
Per il Sig. Menzietti:
La prego di moderare i suoi toni e, se proprio ci tiene a leggere quello che scriviamo, la prego di leggere meglio.
Se quello che scriviamo sul Blog non le aggrada non si senta obbligato a seguirlo , in tal caso comprenderemo che avrà di meglio da fare.
Personalmente è l’ultima volta che le rispondo perché trovo i suoi interventi delle provocazioni gratuite, di cattivo gusto oltre che di sapore persecutorio e dal gusto anglosassone di stalking.
Se non sbaglio lei ha dei suoi blog, bene; scriva lì i suoi commenti se proprio ci tiene ad esprimerli.
Per favore, basta, proprio non se ne può più delle sue provocazioni, sono esasperanti, diffamatorie e tolgono prezioso tempo a ciò che si può fare per il rugby.
Le ricordo che questo Blog ha un unico obiettivo:
Blog di supporto all'attività del MIni Rugby e della squadra Under 14 - ASD Rugby Club Sambenedettese 1973
Obiettivo identico al blog della Seniores e della Under 18 ove puntualmente lei lascia commenti inaccettabili, visionai e pieni di illazioni.
Pertanto le faccio notare che i suoi interventi sono assolutamente fuori tema (alias OT – out of topic) e denotano solo che lei, quale ex-dirigente della Rugby Samb, ha dissapori con la Società di cui non riesce proprio a farsene una ragione e “rosica” non poco nel constatare che anche senza di lei la Società ASD Rugby Club Sambenedettese 1973 prosegue il suo cammino con 4 squadre regolarmente iscritte e praticanti i rispettivi campionati di categoria ed il settore dei rugbysti più piccoli di prossimo esordio stagionale.
Ad ogni modo su questo Blog è pubblicato alla pagina Calendario quello che ad oggi è il calendario Ufficiale del CRM con le proposte avanzate dalla Rugby Samb. La versione ufficiale senza quanto proposto la può ritrovare sul sito stesso del CRM al link
http://www.rugbymarche.it/public/file_link/conc.ti_società_U_12,10,8,6-vers.1_del_18.10.10_prot.477.10.doc
Di seguito la risposta del CRM alla richiesta Rugby Samb di ospitare un concentramento per il 27.11.10:
>Ogg: R: richiesta concentramento under 12
>
>Non essendo una data in programma nel calendario U12 inviato a roma la
>cosa non è possibile.
>Saluti
>Presidente ....
Per quanto riguarda la praticabilità del Campo per le categorie U12/10/8/6 e sino a prova contraria il Campo ha le caratteristiche per ospitare detti concentramenti che tra l’altro prevedono spazi ridotti per il gioco in relazione alla categoria.

27 novembre 2010 22:18 

Giuseppe F. ha detto...
Ciao Marco, concordo pienamente con te, l'importante è che questi ragazzi giochino e si divertano e questo è pensiero unanime nella Rugby Samb come presumo nella Legio.
Noi per il 27/11/10 avevamo avanzato una proposta e tra i tempi di risposta degli interlocutori e tentativi di mediazione oltre a qualche verifica dell’ultima ora per tentare di giocare comunque, anche se non in modo ufficiale, siamo arrivati a venerdì sera senza arrivare all’obiettivo.
Noi ci abbiamo provato, sicuramente potevamo fare meglio, ma stiamo qui a parlarne proprio per farne tesoro per centrare l’obiettivo nelle prossime occasioni.
 

......

29 novembre 2010 12:07 
Sandro Simonetti ha detto...
Credo che gli ultimi scontri tra Giovanni e Giuseppe meritino una osservazione attenta e, se mi è concesso, qualche consiglio. A Giuseppe vorrei dire di giustificare il comportamento di Menzietti che, come amante deluso e/o tradito, magari buca qualche gomma dell'amata;Lui a suo modo, ancora tiene per questa Associazione ed il restarne lontano ovviamente un po' lo stressa. Scrivere di tutto e di tutti non è altro che un modo per non tagliare definitivamente il cordone ombelicale che, di fatto, lo lega ancora a noi. Noto però con preoccupazione un crescendo di aggettivi che presto, se non vi si pone fine, arriveranno a diventare turpiloquio. A Giovanni potrei invece dire che, senza entrare nei meriti della sua questione con la Rugby Samb ( lui sa che volutamente me ne tengo lontano)dovrebbe considerare che la Rugby Samb non è una associazione benefica nè , tantomeno, si occupa di bambini e ragazzi dal punto di vista socialese non trasversalmente. Tra i suoi dirigenti non ci sono medici, psico-terapeuti, esperti di sociologia infantile o altro, ci sono solo appassionati di rugby che provano ad insegnarlo. Collateralmente a questa attività, si prova a trasmettere sani principi di lealtà, correttezza, rispetto unitamente ad uno stile di vita sano e sereno. Non sempre ci si riesce. Quindi, per favore, basta dare lezioni di vita e basta con gli insulti che non portano a nulla di buono e costruttivo. Tutti possono stare tranquilli: a quelli che vanno in campo ad infangarsi (sul serio e non con le parole), forse interessano poco conti e bilanci ma, statene certi, hanno a cuore l'educazione ed il futuro dei ragazzi . Concludo rifacendomi all'esempio dell'amante tradito: e se si arrivasse ad un divorzio consensuale ?? senza alimenti per nessuno, ovviamente.
Un saluto a tutti
Sandro

30 novembre 2010 09:33


La cosa che maggiormente mi stupisce per un verso e a quanto pare stupisce  alcuni di voi per l'altro verso, e il fatto che nonostante le mie dimissioni del 13 giugno 2010 che ho integralmente pubblicate al seguente link
http://rugbysamb.blogspot.com/2010/10/lettera-aperta-del-13-giugno-2010.html
è che io continui ad interessarmi delle sorti della Rugby Samb.

La spiegazione se si legge attentamente la lettera è presto detta, ma per chi non vuol capire si può sempre cercare di spiegare.
Da quanto sono entrato in questa societa sportiva ho sempre dedicato gran parte del mio tempo, come molti di voi del resto, per cercare di far crescere la società, ma soprattutto le squadre, in particola modo l'under 19 di cui inizialmente mi sono interessato insieme a mio cognato Stefano, e passare alla seniores poi.
La 19 e la seniores, erano squadre "vuote" nel senso che erano state svuotate da due scissioni : quella dei ragazzi della seniores che se ne sono andati in gruppo per poi formare la Legio, e quella di Del Giacco che allontanato dalla società per gravissimi problemi comportamentali si portò via molti dei ragazzi della sua vecchia squadra.
Con molta fatica e con molta passione si è lavorato per cercare di ri-formare un gruppo di ragazzi che amasse il rugby, ma soprattutto che amasse la società e la squadra come una seconda famiglia, e a questo, e lo dico con molto orgoglio, ci siamo arrivati perchè io e Stefano abbiamo sempre trattato i ragazzi come ns. figli e non semplicemente come atleti.
Questi ragazzi sono cresciuti e sono saliti di categoria, ma sono sempre rimasti in un certo senso "l'ultima ruota del carro" perchè erano  sempre pochi, perchè non avevano particolari esigenze, e soprattutto perchè avevano me e Stefano che andavano a coprire con la passione tutte le necessità della squadra e dei ragazzi. Li abbiamo accompagnati alle gare con le ns. macchine, mentre le altre categorie andavano in pullman, li siamo andati a prendere a casa, alla stazione, li abbiamo riportati a casa dopo gli allenamenti, li abbiamo portati alle selezioni regionali li abbiamo curati, sfamati, ma soprattutto amati.
Siamo stati sempre un punto di riferimento per loro, e purtroppo per alcuni di voi, continuiamo ad esserlo, perchè continuano a chiamarci, a dirci i loro problemi e le loro necessità, continuano a sfogarsi con noi dicendoci cosa non va, e cosa succede, perchè nessuno evidentemente ha il tempo, o la voglia di ascoltarli o di saperli ascoltare.

Abbiamo raccolto io e Stefano nella stagione 2009-2010 con sponsorizzazioni, contributi in soldi e materiali, compreso la differenza fra iva incassata e iva pagata (sempre se è stata pagata) oltre 25.000 € e mai nessuno ha avuto l'accortezza di dire in che modo questi soldi siano stati usati.

Arriva un certo punto in cui ci si deve chiedere verso che cosa stiamo andando.
E se alla fine di tutte le considerazioni ci si rende conto che non si va da nessuno parte è giusto che uno chieda il perchè.

Qui non è, come Sandro ama ripetere spesso ultimamente, "è come un'amante tradito",
qui non è che qualcuno ce l'abbia contro la Samb Rugby perchè "rosica",
qui non è che uno vuole dare "lezioni di vita"
qui si cerca di difendere un'idea un principio, il rispetto dell'individuo-giocatore che mette passione e amore perchè ci crede.

Non è possibile passare sopra a tutto.

Non deve certo interessare ai ragazzi i bilanci, ma di certo i programmi.
I bilanci devono interessare ai genitori, ai dirigenti, a tutti coloro che sono direttamente coinvolti nella gestione, ma questo è ancora oggi un'argomento tabù.

Qui invece ci si nasconde dietro un'etichetta vuota e inconsistente, si preferisce scrivere sui blog che si fanno concentramenti di mini-rugby, per poi smentire tutto per dare la colpa ad altre società che non hanno aderito, quanto poi pure i muri sanno che per il mini-rugby occorrono campi in erba e soprattutto le date le stabilisce il comitato, e non la società. La società si propone di organizzare i concentramenti nelle date stabilite dal comitato. Si continua ad andare a "naso" esprimendo appieno la totale superficialità che si usa nel fare e programmare le cose. Però lo scriviamo sui blog, lo pubblichiamo sui giornali e se qualcuno poi ti scrive che hai scritto un mare di cazzate, gli si impedisce di pubblicare risposte o repliche.

Questo e diventata la Samb rugby,?
Un posto dove non si permette ad altri di dissentire, di chiedere lumi su come vengono spesi i soldi.
Che cosa li si creano a fare 4 blog se poi non si permette di poter esprimere il proprio pensiero???
Nella Cina comunista sono arrivati a chiudere google, nella samb rugby invece ad impedire che qualcuno parli male di loro.

L'assurdo di tutto è che ci si gonfia il petto sulle prestazioni dei ragazzi, senza minimamente prendere in considerazione il profondo malcontento che c'è intorno a questa società.
Solo i ciechi non vedono queste cose,
solo i ciechi non vedono che i genitori sono profondamente insoddisfatti delle risposte non date,
solo i ciechi non vedono che molti ragazzi sono insoddisfatti dell'attuale gestione tecnica della squadra.
solo i ciechi non vedono che dovunque ci si muove, ci sono creditori che come sentono parlare della Samb rugby ti guardano con sospetto,
solo i ciechi non vedono e non capiscono che se un'allenatore innamorato del suo lavoro decide di andarsene è perchè veramente il vaso è colmo.

Qui non si tratta e non si tratterà mai di divorzio consensuale caro Sandro, perchè qui c'è in ballo l'amore e la passione dei ragazzi che continuano a giocare solo perchè innamorati di questo sport.
Se tu preferisci tenerti lontano dai problemi reali, nessuno te ne farà mai una colpa ma non chiedere ad altri di fare altrettanto, anche perchè prima o poi uno schizzo arriverà anche a te.

Si è creato un clima di caccia alle streghe, con dirigenti che fermi nelle loro posizioni, sordi e ciechi continuano ad ignorare una situazione che diventa sempre più ingestibile.
C'è chi si permette pure di non salutare dei ragazzi o di dire a dei genitori "prima di parlare con me vi dovete sciacquare la bocca".

Ma dove stiamo andando?
Ma soprattutto dove volete andare?

Mi dispiace , ma finchè ci saranno ragazzi e genitori che mi chiameranno per chiedermi aiuto, io non posso che continuare a denunciare queste situazioni di degrado, perchè lo devo a loro, che scendono in campo, si sporcano e pigliano botte per voi irriconoscenti.

Ripeto ancora una volta, questa dirigenza ha assolutamente fatto il suo tempo, ed è tempo che si faccia da parte, dando la possibilità in modo democratico, in democratiche elezioni di poter esprimere a genitori e giocatori il proprio voto e le proprie preferenze.
I ragazzi non meritano quello che voi state facendo loro.

Ed io sarò sempre qui a ricordarvelo.

venerdì 29 ottobre 2010

Lettera aperta del 13 Giugno 2010

A seguito delle menzogne raccontate circa l'incontro avuto con la Legio nell'ufficio del Sindaco, e dietro richiesta di diversi genitori e dirigenti il 13 giugno 2010 è stata convocata un'ulteriore riunione del consiglio direttivo della ASD Rugby Samb allargata a molti genitori di ragazzi tesserati e dopo l'ennesima uscita del vice-presidente Cava che ripete a tutti i presenti: "la società è la nostra e non ce volemo nisciù" viene letta dal sottoscritto una lettera aperta dove insieme al resoconto della stagione 2009/2010 viene richiesta le dimissioni del direttivo.


Il movimento all'interno della società sta crescendo con buoni risultati, ma anche con dei buoni numeri in fatto di presenze soprattutto nel settore dell’under 16.
Quest’anno per la prima volta ci siamo avvalsi dell’opera di un preparatore atletico professionistico, che ha dato un contributo enorme alla crescita dei ragazzi, dedicando molto del suo tempo sia negli allenamenti che nelle partite e dandoci la possibilità con la sua palestra di poter curare anche la preparazione fisica degli atleti fuori dal campo di gioco.
Toro è senza ombra di dubbio il miglior acquisto della stagione.
Abbiamo una club-house funzionante e ospitale, gestita da due persone Barbara e Cristina che sono sempre state disponibili a cucinare per i ragazzi.

Le squadre di quest’anno sono state 4 più il mini-rugby con i ragazzi dell’under 8-10 e 12-

L'under 18 ha fatto il campionato Elite che è stato bello ma soprattutto difficile, arrivando 8° in campionato con 24 punti e ben 5 vittorie.
La loro più grande difficoltà sono state i numeri poiché dopo alcuni infortuni, la squadra ha perso gran parte del proprio potenziale per mancanza di sostituti, ma anche l'approccio al campionato elite è stata difficile da digerire almeno inizialmente.

L'under 16 ha vinto (21 vittorie consecutive) tutte le partite del campionato regionale e tutte le amichevoli che sono state organizzate per cercare di prepararli al meglio all'impatto con il rugby di alto livello che avrebbero poi trovato nella 2° fase. Questa fase interregionale è iniziata con una sconfitta, assolutamente onorevole al di la del risultato, perchè il livello con cui si sono confrontati è alto e occorre un adattamento mentale necessario per affrontare gli avversari che non ti concedono nulla. Prova lo sono i risultati negativi del Pesaro u16 che ha perso sonoramente le prime partite di campionato nel girone elite per poi riprendersi benissimo dopo aver capito come vanno affrontate questo tipo di partite, ma anche la nostra under 18 che aveva iniziato il campionato con delle sconfitte che sono poi state metabolizzate fino a vincere le partite che contano. Ora che questi ragazzi finalmente giocano queste partite contro squadre di alto livello, le sconfitte non devono dar motivo a nessuno di ricercare delle responsabilità che le giustifichino, per il semplice fatto che non esistono, perché perdere ci può stare se le squadre avversarie sono più forti e tecnicamente superiori a noi.

Questa u16 è forse una delle giovanili più forti di sempre della rugby samb, composta da dei "ragazzi terribili" che sono dei gran bravi ragazzi, vivaci, ma rispettosi, impertinenti, ma educati, ma soprattutto sono una squadra perchè vedere 25/30 ragazzi sempre a fare allenamento lo si vede solo se sono un gruppo unito. Ma il valore tecnico della squadra è fatta dalla somma del valore di ogni giocatore, ma soprattutto dell’esperienza e dell’organizzazione di gioco che vengono dopo anni di lavoro. Simonetti ha fatto finora un lavoro eccellente che merita tutta la ns. considerazione perché molti di questi ragazzi sono al loro prima anno di attività.

L'under 14 sta crescendo con numeri appena sufficienti, e con buone prospettive future, ma in questo momento viene vista a volte come un male necessario e questo non va bene, soprattutto per i ragazzi che la compongono.

Il mini-rugby dell'under 8-10-12 invece ha fatto in totale solo due concentramenti, con numeri insufficienti, ma con molto entusiasmo, ma con poca o nessuna partecipazione da parte della società. Abbiamo fatto l’ultimo concentramento all’agraria e c’eravamo solo io  e Stefano, oltre ad Angelo allenatore di fronte ad altre tre società che avevano decine di accompagnatori.

Qui occorre assolutamente metterci mano perchè questi settori sono la base dello sviluppo e della crescita del movimento della samb rugby.

Questo dell'under 8-10-12 e soprattutto 14 sono i settore dove occorre il maggior sforzo organizzativo che finora è mancato anche per mancanza di convinzione.
I progetti "insieme in meta" o comunque tutti i progetti che riguardano il rugby scolastico e comunque la propaganda, sono stati iniziati in due scuole, la Sacconi di Sbt e la Manzoni di Grottammare.

Due scuole diverse e due storie diverse.
Con la Scuola Sacconi abbiamo preso un'impegno importante garantendogli la presenza di un tecnico per un'ora a settimana per fare lezione di rugby per tutto l'anno scolastico.

Questo non è stato sempre fatto perchè a volte gli impegni di alcuni istruttori non hanno permesso lo svolgimento, però c'è stata tantissima superficialità da parte di alcuni che nonostante l'impegno assunto non hanno nemmeno comunicato che non potevano andare alla lezione, costringendomi molte volte a telefonate dell'ultimo secondo per trovare un sostituto, che non sempre è stato possibile trovare. Qui devo ringraziare Settimio che mi ha sempre dato la massima disponibilità andando a tappare buchi quanto più possibile.

Questi comportamenti hanno messo molto a rischio il progetto di quest'anno, ma anche per il prossimo anno dove in base agli accordi presi con la dirigenza scolastica si doveva provvedere all'iscrizione della scuola come società di rugby tutorata dalla rugby samb.

Nella Manzoni invece è stato iniziato un primo progetto che è durato fino a Natale dove abbiamo partecipato con un'istruttore, ma non abbiamo ricevuto il necessario sostegno dagli organi scolastici per una serie di problematiche che non sono state risolte... più che altro non sono state affrontate.

La seconda fase è iniziata nel mese di marzo/aprile, ma a quando pare non c'è l'intenzione di parteciparvi perchè nessuno nonostante i solleciti si è preoccupato di andare a parlare con la dirigenza scolastica.

La prima squadra invece ha fatto un campionato assolutamente onorevole lottando fino alla terz'ultima giornata per il terzo posto, con numeri risicati. Le ultime giornate sono state le più brutte del campionato, per mancanza di numeri, di stimoli e lucidità negli uomini più anziani.
Resta un campionato comunque positivo con la ciliegina della vittoria nel derby in casa dell'Ascoli che ha dato entusiasmo e convinzione.

In conclusione la samb rugby oggi è senz'altro una bellissima realtà, ma necessita di una profonda ristrutturazione, perchè possano crearsi le necessarie basi per  la crescita sportiva di questi ragazzi.

Già da tempo per necessità o virtù abbiamo preso l'impegno, almeno sulla carta di puntare sulle giovanili, ma alla luce dei fatti quello che abbiamo fatto fin'ora è assolutamente insufficiente per creare qualcosa che sia duraturo nel tempo.

Viviamo ancora nell'approssimazione e questa non permette organizzazione.
Il prossimo anno avremo le categorie under 8-10-12 che faranno i concentramenti regionali, con numeri crescenti per cui si richiede personale che si dedichi espressamente a questi settori e partecipino a quanti più concentramenti possibili.

L'under 14 invece (e questa è una novità assoluta) effettuerà il campionato regionale e questo richiede impegno costante dell'allenatore, del dirigente di riferimento e degli accompagnatori, così come si fa nelle altre categorie, inoltre dal prossimo anno necessita di un’allenatore 1° livello che ora non abbiamo disponibile.

L'under 16 ha già una sua struttura efficiente, e questo si riflette anche nei numeri, mentre l'under 18 e la seniores, va senz'altro rivista e rinforzata nei ruoli dei dirigenti di riferimento e dei accompagnatori.
Grande impegno richiede anche il seguire i progetti scolastici che se correttamente sostenuti possono essere il più grande mezzo di propaganda che abbiamo.

Altra novità del prossimo anno è che si giocherà con non meno di 15 atleti, per cui occorre il massimo impegno di tutti i responsabili.

Per quel che riguarda la dirigenza, e mi dispiace dirlo siamo assolutamente deficitarii soprattutto per quanto riguarda l'organizzazione, ma anche nella composizione, perchè abbiamo il presidente, che è appassionato e competente, ma per motivi di lavoro spesso non riesce a partecipare a eventi in cui si richiede la presenza di una figura istituzionale della società. Impagabile nel suo impegno, si occupa per necessità anche della pulizia degli spogliatoi o nel fare le righe al campo, ma non deve essere questo il lavoro che si chiede al Presidente.

Abbiamo due vice-presidenti di cui uno non si vede mai, e l'altro per vari motivi partecipa solo quando c'è da fare delle discussioni.

Abbiamo un tesoriere, che è un autentico fenomeno naturale, grandissimo affabulatore, grande carisma, un gran compagnone, giocoso, quanto irrispettoso e irriverente verso gli altri, ma soprattutto è permaloso fino alla morte. Ha una grande dote innata, ed è quella del sapersi arrangiare e la esprime al massimo delle sue capacità in tutte le problematiche societarie, purtroppo anche in quelle che richiederebbero un'analisi più costruttiva. Capace di fare qualunque cosa, ma con tutto il rispetto non certo il tesoriere, perchè è anni che non si fanno consuntivi, ma soprattutto preventivi di spesa S-E-R-I che permettano di programmare l'attività di una società sportiva che è ampia ed articolata.

Quest'anno grazie all'aiuto di molti è stato fatto un ottimo lavoro per quel che riguarda la raccolta fondi tramite sponsorizzazioni o contributi di enti, ma non si ha la più pallida idea di quella che sia la nostra situazione, ma anche le nostre necessità economiche.

E' vero che non siamo una società professionistica, ma già a questo livello occorre organizzarsi per riuscire a crescere, e creare l'ambiente giusto per far crescere i nostri ragazzi.
Le riunioni del consiglio direttivo sono fatte solo quando si sono creati dei problemi, e quasi mai per programmare.
Il direttivo di fatto in questa situazione non è in grado di fare nulla, perchè non ha i mezzi per lavorare, ma solo per deliberare l'ovvio.

Oggi in considerazione del movimento che è assolutamente in crescita e soprattutto di qualità, occorre avere anche una società forte, per far valere il peso sportivo così faticosamente conquistato da tutti voi, e sotto questo punto di vista siamo vicini allo zero.

Nel comitato regionale non siamo riusciti ad avere una persona che ci rappresenti, perchè, di fatto, abbiamo giocato malissimo le ns. carte per tutte una serie di vicissitudini che non vale la pena rivangare, ma basta ricordare che l'ascoli che esiste da appena 3/4 anni è riuscito ad avere due persone all'interno del comitato più un delegato provinciale, nonostante la loro storia e il loro peso siano una minima cosa rispetto al nostro.

Con l’avvicinarsi delle scadenze per il bando per il nuovo campo da rugby, certe necessità diventano impellenti, perché per accedere a fondi, e finanziamenti o quant’altro necessario dobbiamo essere credibili e limpidi come l’acqua di sorgente.

C’è stata anche qualche mese fa una proposta per accedere ai fondi delle Fondazioni Bancarie, che sempre in vista del nuovo campo da rugby è un’ottima notizia ma, di fatto, non si è stati in grado di poter formulare nei tempi previsti una richiesta ufficiale perché non siamo in grado di mettere su carta i nostri dati economici e quelli storici con i numeri degli iscritti negli anni.

Questo resoconto nudo e crudo, ma che rispecchia la realtà di questa società, non è un atto di accusa alla dirigenza di cui anch'io faccio parte, ma deve essere uno stimolo per crescere e migliorarsi.

Non dimentichiamo una cosa fondamentale, e precisamente che la società rugby samb si mantiene grazie al volontariato di tutte le persone che vengono qua e investono il loro tempo, o la loro competenza, e mettono la loro passione, per questo sport e questa società per cui è un po’ come l'essere una società per azioni in cui tutti i volontari hanno un loro peso fondamentale.
Queste persone sono la nostra più grande ricchezza perché esse partecipano tutte per il bene della Samb rugby, e perché tutte sono direttamente coinvolte tramite i figli o nipoti che giocano e si divertono a rugby.

Questa gestione casereccia, e familiare, sempre secondo il mio modo di vedere non è più sufficiente, non è credibile, ma soprattutto non è seria e comunque questa società non deve da parte di nessuno essere vista come spesso succede, come il proprio giocattolo personale.

Credo, che sia diventato indispensabile provare a riorganizzarsi, anche e soprattutto riformulando i ruoli societari (presidente vice-presidente tesoriere consiglieri) e comunque stimolando la partecipazione di tutte le persone vicine a questa società.
Dentro questa società sono certo si possono trovare le persone disponibili che hanno competenze e la passione per lavorare bene.

Onde evitare che questa mia analisi possa comunque essere strumentalizzata e coerente con essa faccio il primo passo e rimetto formalmente da subito nelle mani del presidente il mio incarico di dirigente/consigliere all'interno della società, sperando che esista la volontà e la capacità di cambiare pagina per il bene della Samb Rugby, ma soprattutto dei ragazzi.

Sempre tifoso
Menzietti Giovanni

Articolo della Rugby Samb del 14 maggio e risposta della Legio Picena

Questo articolo è stato pubblicato sul sito dell'ASD Rugby Samb e su molti quotidiani on-line delle marche per spiegare il motivo per cui è stata rifiutata la proposta di fusione della Legio Picena, che ha detta dei dirigenti della Samb presenti all'incontro (Fioroni, Perozzi e Cava) prevedeva lo scioglimento e quindi la cancellazione delle due società e la formazione di una nuova società di rugby sambenedettese.
Peccato che poi siano stati smentiti dalla voce del Sindaco, del segretario del sindaco Renzi e del presidente della Legio, che hanno chiarito che la proposta fatta dalla Legio era completamente diversa!!!!
Per raccontare simili menzogne è stata convocata anche una riunione generale del direttivo della ASD Rugby Samb e dei genitori dei ragazzi.

Questo è l'articolo della ASD Rugby Samb:

Il 6 Maggio si sono riuniti intorno ad un tavolo dietro  richiesta del segretario particolare del Sindaco Gaspari, signor Guido Renzi, le dirigenze della Rugby Samb nelle persone di Aleandro Fioroni, Bernardo Perozzi e Nicola Cava e della Legio Picena con il presidente Antonio Angelini, Marco Seproni e la partecipazione speciale del Dott. Vincenzo Rosini e di Franco Miti.
Tema della serata la possibilità di una riunificazione delle due società.
Dopo un preambolo di apertura del Primo Cittadino Gaspari sul nuovo campo da rugby si è aperto il dibattito sulle proposte e possibilità di riavvicinamento.
Il presidente della Rugby Samb Fioroni insieme agli altri dirigenti hanno ascoltato le proposte presentate, che prevedevano lo scioglimento delle due società per rifondare un’unica nuova società.
A questa proposta già ampiamente discussa in un’incontro  della dirigenza della Samb Rugby con tutto il direttivo si è risposto di non essere disponibili a buttare all’aria tutta  la storia della ASD Rugby Club Sambenedettese, fondata nel 1973.
Si è ribadito con forza che 37 anni di storia rugbistica fatta di campionati giocati anche nella categoria serie B meritano il dovuto rispetto, anche in considerazione del fatto che ad oggi dopo la fuga dell’estate del 2008 di gran parte dei giocatori della prima squadra, la società è stata in parte riorganizzata, ma soprattutto si è data un progetto pluriennale di sviluppo e crescita del settore giovanile che è fra i più competitivi delle Marche. Questo progetto di sviluppo che coinvolge ad oggi circa 160 giocatori iscritti riguarda le categorie Under 8-10-12-14-16-18 e prima squadra.
Per scelta condivisa da gran parte delle società sportive italiane non facciamo la Under 20, per cui già da quest’anno la prima squadra sarà formato da diversi giocatori della Under 18  della stagione appena conclusa che ha disputato il campionato élite (unica squadra delle Marche) con ottimi risultati.
In forza di questo progetto che ha coinvolto tutta la società con ben 7 categorie, quest’anno abbiamo svolto diversi concentramenti regionali mini-rugby con le categorie Under 8-10-12, tutti i concentramenti finora programmati della Under 14 (ben 13 concentramenti), disputato il campionato regionale under 16 vincendolo e ora partecipando alla 2° fase interregionale, disputato il campionato Under 18 Elite interregionale e disputato il Campionato Serie C regionale e ora la Coppa Marche.
Questo progetto che ci ha permesso di assolvere alle obbligatorietà previste dalla federazione (partecipazione ai campionati Under 14 e 16 per non avere penalità nel prossimo campionato e avere la possibilità di poter accedere alle fasi interregionali con la categoria serie C) ci permette di poter avere un futuro roseo davanti a noi e soprattutto di poter sognare di calpestare con i nostri ragazzi scenari ben più ambiziosi.

 e questa è la lettera di risposta della Legio Picena:


  

Ai genitori
Ai dirigenti
Ai tecnici
A tutti gli appassionati

 
                                                                        San Benedetto del Tronto 3 Giugno 2010


Come da accordi presi  nell’assemblea del 29 Maggio scorso porto a conoscenza della nostra reale proposta fatta già nella lettera del 24 Agosto 2009 e spedita alla Rugby Samb 1973 e ripetuta nell’ultima riunione tra i due direttivi:
dimissione dei due direttivi e conseguente elezione di un direttivo nuovo (si parla di direttivo e non di società!) composto da persone di fiducia inerenti il rugby  o che hanno dimostrato passione o attaccamento a questo nostro sport, nessuno tramite questa richiesta vuole o si augura la scomparsa della Rugby Samb 1973 tantè che la denominazione societaria può rimanere tale.
Nessuno tramite questa decisione si auspica il peggio per i giocatori dell’altra società ma tutti con questa azione si prodigano  a far crescere tutto il movimento a San Benedetto utilizzando al meglio le risorse, gli sforzi e gli uomini fin qui impiegati per il raggiungimento dei traguardi guadagnati e altri ancora più ambiziosi.
Nel ringraziarvi anticipatamente vi porgo distinti saluti.

X il presidente
Marco Seproni
























                                                                                             
 

Lettera alla Legio del 2 settembre 2009

Per precisione, e onde evitare inutili commenti o comunque strumentalizzazioni circa l'operato di chi  ha sempre lavorato per far crescere il Rugby a San Benedetto, pubblicherò una serie di lettere che sono state mandate dalle società ASD Rugby Samb e ASD Legio Picena a seguito di diversi incontri con lo scopo di trovare un punto d'incontro comune che potesse riunire il Rugby a San Benedetto. Dalla lettura attenta di queste lettere ognuno può trarre le dovute conclusioni.

Questa prima lettera scritta e spedita dal sottoscritto e controfirmata dal presidente (anche se poi se ne era dimenticato dell'esistenza) confermava la volontà della Rugby Samb di lavorare per trovare un'unico progetto.



ASD RUGBY SAMB 1973



San Benedetto del Tronto,
li 2 settembre 2009

Spett.le   Presidente e Dirigenti della Società
    ASD LEGIO PICENA RUGBY

In riferimento alla Vs. del 24 Agosto, ritengo necessaria una dovuta precisazione.
La riunione fra le dirigenze della ASD Rugby Club Sambenedettese 1973 e della ASD Legio Picena Rugby, ha avuto il grosso pregio di aver dato modo di potersi sedere tutti insieme intorno ad un tavolo per parlare e cercare di trovare una comune visione delle nostre Società e dei loro programmi futuri.
In quella riunione, in cui si è parlato un po’ di tutto, l’argomento principale è comunque stato il vedere se esisteva la possibilità di trovare un progetto comune.
Le proposte che sono uscite fuori sono state più d’una, ma su nessuna si è riusciti a trovare un accordo immediato che permettesse la sua realizzazione.
In particolare per le due proposte specificate nella vs. di cui la presente, per la prima si è detto chiaramente che non era nostra intenzione, almeno in questa stagione 2009-2010 sottoscrivere alcuna delega tra le due società, in quanto la ASD Rugby Club Sambenedettese, aveva già provveduto alle iscrizioni delle squadre Under 14,16,18 e Seniores, e in particolar modo per la categoria Under 16, e 18, era già uscito il calendario per i barrage alla serie Elite di cui abbiamo richiesto la partecipazione e che iniziano gia Domeniza 6 Settembre, e per la categoria Seniores, era già partito il nostro progetto che comprendeva già trenta ragazzi.
Per la seconda proposta, tutti (in modo diverso, e diversa convinzione) abbiamo dato la disponibilità, fermo restando che in questa stagione avremo comunque dovuto lavorare assieme per cercare di risolvere o comunque smussare quelle divergenze che innegabilmente esistono.
Alla base di tutti i discorsi è stato più volte ripetuto che comunque per il bene del rugby a San Benedetto avremo dovuto cercare di lavorare da buoni vicini, con armonia e collaborazione che noi oggi per maggiore chiarezza e trasparenza con la presente riconfermiamo per inscritto.
Resta inteso che rimaniamo disponibili a discutere di qualunque proposta tesa a far si che le nostre due società possano trovare un unico progetto comune che valorizzi, le nostre capacità e soprattutto le nostre possibilità.
Distinti Saluti
Il Presidente
Aleandro Fioroni

giovedì 20 maggio 2010

Una partita d'altri tempi



La scorsa domenica ho assistito ad una partita di rugby d'altri tempi. Due
squadre, che chiameremo A e B perché non è importante individuarle
esattamente, dopo la fine del campionato si sono affrontate per la prima
volta; fanno parte di un girone che mette in palio il Trofeo X, manifestazione
di non primaria importanza: un ottima occasione per vedere gioco e fair play.
La squadra A appartiene ad una società di costituzione recente (4-5 anni) e
con giocatori abbastanza giovani (età media sui 24-25 anni); la squadra B
appartenente ad una società “storica” (quasi 40 anni di attività) ma con
giocatori molto giovani (età media 20-21 anni).
Inizia la partita e già da subito la squadra A, rinunciando ad un gioco di
qualità, assume un atteggiamento intimidatorio nei confronti dell'altra
squadra: ad ogni raggruppamento, sistematicamente, si vedono colpi proibiti,
mani in faccia all'avversario, placcaggi simili a sgambetti, provocazioni
verbali, e così via. Atteggiamento, ad onor del vero, non tenuto da tutti i
giocatori, ma da molti. Risultato: poco gioco e tanta violenza.
Dopo un po' a quelli della squadra B cominciano a saltare i nervi e qualcuno
reagisce in maniera scomposta e plateale.
Da qui un'escalation di falli, scorrettezze e violenze che “legittima” la
maggior parte dei giocatori a ricorrere a colpi proibiti. Finalone con risse
ripetute, feriti, gesti isterici, ecc.: un gran bello spettacolo.
E il risultato finale? Non ne sono sicuro perché ad un certo punto ho perso il
conto, ma ritengo sia stato di sostanziale parità... in cartellini rossi e
gialli (8 a 8, 10 a 10 o qualcosa del genere). L'altro punteggio è irrilevante
e non ne faccio cenno.
Di questa partita mi ha impressionato il ricorso sistematico, metodico,
premeditato agli atti intimidatori, da parte della squadra A; senza nemmeno la
“giustificazione”, che io sappia, di vecchi rancori o dell'importanza della
posta in palio: un atteggiamento d'altri tempi.
Mi direte: povero ingenuo, questo fa parte del gioco del rugby. Che cosa ti
aspettavi? E invece no, cari signori. Questo giudizio non lo accetto e
sottovalutare il problema mi sembra un po' pericoloso.
Intanto non mi ritengo così ingenuo. Ho iniziato a giocare quando questo tipo
di gioco era molto comune. Partite del genere le ho già giocate (subite) più di
trent'anni fa. Ho visto e ho giocato incontri, negli anni di piombo, tra
squadre che rappresentavano schieramenti politici completamente opposti: vi
succedeva di tutto.
Ma da allora è passato molto tempo. Il movimento rugbistico italiano è
cresciuto in numeri e soprattutto in qualità; è stata riconosciuta l'importanza
della sicurezza e della tutela degli atleti; la nazionale è stata accolta nel
Six Nations; si cerca di seguire un modello internazionale lontano anni luce
dalla nostra “storia antica”.
Veder praticare ancora questo tipo di gioco, non da “vecchi” e nostalgici ma
da atleti e da una società “giovani”, mi ha fatto rabbrividire: ma in quale
direzione stiamo andando?
Da qualche anno ho cominciato a seguire i campionati giovanili, da quest'anno
élite e regionali, e anche se vi partecipano squadre non omogenee per qualità e
potenzialità, gli incontri si sono sempre svolti nei limiti del regolamento e
mai sono degenerati: eppure la posta in palio o la limitata maturità degli
atleti avrebbero potuto far prevedere il contrario.
Ritengo sia questo il futuro del nostro movimento e non quello prospettato
dalla squadra A: ciò mi rende un po' più tranquillo.
Ritengo però che si imponga, ugualmente, una riflessione pacata, serena, ma
doverosa.
Chi di noi, giocatori, tecnici, dirigenti, è disposto a sacrificare la ricerca
del miglioramento della qualità del gioco o del gesto tecnico sull'altare del
successo (successino) fine a se stesso, ricorrendo a quelle “tecniche” extra-
regolamentari? Nessuno? Meglio così.
Ma se qualcuno c'è, a tutti i tecnici e a tutti gli atleti di tutte le squadre
A d'Italia un appello: per favore, fate un passo indietro, questo non è più lo
sport per voi.

Cesare Ciccarelli matr. FIR 15392"

giovedì 13 maggio 2010

Samb e Legio



Il 6 Maggio si sono riuniti intorno ad un tavolo dietro  richiesta del segretario particolare del Sindaco Gaspari, signor Renzi, le dirigenze della Rugby Samb nelle persone di Aleandro Fioroni, Bernardo Perozzi e Nicola Cava e della Legio Picena con il presidente Antonio Angelini, Marco Seproni e la partecipazione speciale del Dott. Vincenzo Rosini e di Franco Miti.


Tema della serata la possibilità di una riunificazione delle due società.


Dopo un preambolo di apertura del Primo Cittadino Gaspari sul nuovo campo da rugby si è aperto il dibattito sulle proposte e possibilità di riavvicinamento.


Il presidente della Rugby Samb Fioroni insieme agli altri dirigenti hanno ascoltato le proposte presentate, che prevedevano lo scioglimento delle due società per rifondare un’unica nuova società.


A questa proposta già ampiamente discussa in un’incontro  della dirigenza della Samb Rugby con tutto il direttivo si è risposto di non essere disponibili a buttare all’aria tutta  la storia della ASD Rugby Club Sambenedettese, fondata nel 1973.


Si è ribadito con forza che 37 anni di storia rugbistica fatta di campionati giocati anche nella categoria serie B meritano il dovuto rispetto, anche in considerazione del fatto che ad oggi dopo la fuga dell’estate del 2008 di gran parte dei giocatori della prima squadra, la società è stata in parte riorganizzata, ma soprattutto si è data un progetto pluriennale di sviluppo e crescita del settore giovanile che è fra i più competitivi delle Marche. Questo progetto di sviluppo che coinvolge ad oggi circa 160 giocatori iscritti riguarda le categorie Under 8-10-12-14-16-18 e prima squadra.


Per scelta condivisa da gran parte delle società sportive italiane non facciamo la Under 20, per cui già da quest’anno la prima squadra sarà formato da diversi giocatori della Under 18  della stagione appena conclusa che ha disputato il campionato élite (unica squadra delle Marche) con ottimi risultati.


In forza di questo progetto che ha coinvolto tutta la società con ben 7 categorie, quest’anno abbiamo svolto diversi concentramenti regionali mini-rugby con le categorie Under 8-10-12, tutti i concentramenti finora programmati della Under 14 (ben 13 concentramenti), disputato il campionato regionale under 16 vincendolo e ora partecipando alla 2° fase interregionale, disputato il campionato Under 18 Elite interregionale e disputato il Campionato Serie C regionale e ora la Coppa Marche.


Questo progetto che ci ha permesso di assolvere alle obbligatorietà previste dalla federazione (partecipazione ai campionati Under 14 e 16 per non avere penalità nel prossimo campionato e avere la possibilità di poter accedere alle fasi interregionali con la categoria serie C) ci permette di poter avere un futuro roseo davanti a noi e soprattutto di poter sognare di calpestare con i nostri ragazzi scenari ben più ambiziosi.


In considerazione di ciò non si ritiene possibile ad oggi poter accettare ogni qualsiasi proposta che distrugga il futuro dei nostri atleti.


Si ritiene indispensabile precisare che le nostre porte sono aperte a chiunque voglia giocare e/o condividere il progetto di crescita e sviluppo che ci siamo dati, per cui chiunque può tornare in questa società che è la storia del Rugby a San Benedetto del Tronto, per farla diventare anche il futuro.


Si ribadisce che la ns. società è inoltre aperta e disponibile al confronto e alle collaborazioni future ma nel rispetto dei programmi e degli impegni presi con i nostri associati.


Qualsiasi proposta sarà comunque sempre adeguatamente considerata nel bene del rugby nella nostra città.


Si continuerà con maggiore sforzo e convinzione a collaborare in tutti i settori giovanili dove si avrà la possibilità di giocare ed organizzare incontri che coinvolgono le due società sperando sempre in un clima di ritrovata serenità.


Inoltre ci sarà anche collaborazione per quanto riguarda la realizzazione del nuovo campo dove tutte e due le società si sono coalizzate e lavoreranno assieme per ottenere i migliori risultati e nel minor tempo possibile.


Martedì 11 Maggio in una riunione straordinaria del Consiglio Direttivo, a cui hanno partecipato tutte le persone coinvolte nell’organizzazione e diversi genitori, la Dirigenza ha comunicato il contenuto della riunione con la Legio e ha cominciato a porre le basi per programmare la prossima stagione che sarà ancora più impegnativa.


Si è deciso di potenziare ulteriormente il settore del mini-rugby dedicando loro ancora più attenzione e sforzi perchè la nostra società crede fermamente nei giovani.


La prossima stagione la Rugby Samb parteciperà con i propri iscritti ai tornei di mini-rugby con le categorie Under 8-10-12 , ai campionati regionali e interregionali con le categorie under 14, 16, 18 e serie C. Inoltre sono in programma partecipazioni a tornei e incontri con squadre nazionali e internazionali sempre nell’ottica della crescita sportiva e dello sviluppo del movimento del rugby nella nostra città.


E’ nostra ferma intenzione continuare sempre più ad essere uno dei migliori punti di riferimento sportivo nelle marche.

domenica 3 gennaio 2010

1° Rugby Cup - San Benedetto Stadio F.lli Ballarin


Grande Domenica di Rugby al Ballarin dove si è svolto il 1° Rugby Cup che ha visto vincitrice l'accreditata Legio Picena, contro la Samb, l'Ascoli e il Tortoreto.
Bellissima l'atmosfera, che si è respirato con quattro incontri fra le migliori squadre del piceno che si sono affrontate con lo spirito giusto, in un clima di sano agonismo, dove alla fine l'importante è stato divertirsi giocando a rugby.
Giornate come queste sono il miglior messaggio di propaganda di questo sport per i giovanissimi.
E' stato comunque positivo il fatto che per la prima volta si sono affrontate le due squadre di San Benedetto in un clima di distensione che non può che essere positivo per tutti gli sportivi che vogliono il grande Rugby sulla riviera.
Le potenzialità ci sono. Manca solo la buona volontà delle parti in causa.
L'importante è che vinca il rugby.
Alla fine delle partite c'è stata la premiazione di tutte le squadre e poi un grande immenso terzo tempo con tutti i ragazzi insieme a mangiare e bere birra.
Il rugby in fondo è lo sport più bello del mondo!!