venerdì 29 ottobre 2010

Lettera aperta del 13 Giugno 2010

A seguito delle menzogne raccontate circa l'incontro avuto con la Legio nell'ufficio del Sindaco, e dietro richiesta di diversi genitori e dirigenti il 13 giugno 2010 è stata convocata un'ulteriore riunione del consiglio direttivo della ASD Rugby Samb allargata a molti genitori di ragazzi tesserati e dopo l'ennesima uscita del vice-presidente Cava che ripete a tutti i presenti: "la società è la nostra e non ce volemo nisciù" viene letta dal sottoscritto una lettera aperta dove insieme al resoconto della stagione 2009/2010 viene richiesta le dimissioni del direttivo.


Il movimento all'interno della società sta crescendo con buoni risultati, ma anche con dei buoni numeri in fatto di presenze soprattutto nel settore dell’under 16.
Quest’anno per la prima volta ci siamo avvalsi dell’opera di un preparatore atletico professionistico, che ha dato un contributo enorme alla crescita dei ragazzi, dedicando molto del suo tempo sia negli allenamenti che nelle partite e dandoci la possibilità con la sua palestra di poter curare anche la preparazione fisica degli atleti fuori dal campo di gioco.
Toro è senza ombra di dubbio il miglior acquisto della stagione.
Abbiamo una club-house funzionante e ospitale, gestita da due persone Barbara e Cristina che sono sempre state disponibili a cucinare per i ragazzi.

Le squadre di quest’anno sono state 4 più il mini-rugby con i ragazzi dell’under 8-10 e 12-

L'under 18 ha fatto il campionato Elite che è stato bello ma soprattutto difficile, arrivando 8° in campionato con 24 punti e ben 5 vittorie.
La loro più grande difficoltà sono state i numeri poiché dopo alcuni infortuni, la squadra ha perso gran parte del proprio potenziale per mancanza di sostituti, ma anche l'approccio al campionato elite è stata difficile da digerire almeno inizialmente.

L'under 16 ha vinto (21 vittorie consecutive) tutte le partite del campionato regionale e tutte le amichevoli che sono state organizzate per cercare di prepararli al meglio all'impatto con il rugby di alto livello che avrebbero poi trovato nella 2° fase. Questa fase interregionale è iniziata con una sconfitta, assolutamente onorevole al di la del risultato, perchè il livello con cui si sono confrontati è alto e occorre un adattamento mentale necessario per affrontare gli avversari che non ti concedono nulla. Prova lo sono i risultati negativi del Pesaro u16 che ha perso sonoramente le prime partite di campionato nel girone elite per poi riprendersi benissimo dopo aver capito come vanno affrontate questo tipo di partite, ma anche la nostra under 18 che aveva iniziato il campionato con delle sconfitte che sono poi state metabolizzate fino a vincere le partite che contano. Ora che questi ragazzi finalmente giocano queste partite contro squadre di alto livello, le sconfitte non devono dar motivo a nessuno di ricercare delle responsabilità che le giustifichino, per il semplice fatto che non esistono, perché perdere ci può stare se le squadre avversarie sono più forti e tecnicamente superiori a noi.

Questa u16 è forse una delle giovanili più forti di sempre della rugby samb, composta da dei "ragazzi terribili" che sono dei gran bravi ragazzi, vivaci, ma rispettosi, impertinenti, ma educati, ma soprattutto sono una squadra perchè vedere 25/30 ragazzi sempre a fare allenamento lo si vede solo se sono un gruppo unito. Ma il valore tecnico della squadra è fatta dalla somma del valore di ogni giocatore, ma soprattutto dell’esperienza e dell’organizzazione di gioco che vengono dopo anni di lavoro. Simonetti ha fatto finora un lavoro eccellente che merita tutta la ns. considerazione perché molti di questi ragazzi sono al loro prima anno di attività.

L'under 14 sta crescendo con numeri appena sufficienti, e con buone prospettive future, ma in questo momento viene vista a volte come un male necessario e questo non va bene, soprattutto per i ragazzi che la compongono.

Il mini-rugby dell'under 8-10-12 invece ha fatto in totale solo due concentramenti, con numeri insufficienti, ma con molto entusiasmo, ma con poca o nessuna partecipazione da parte della società. Abbiamo fatto l’ultimo concentramento all’agraria e c’eravamo solo io  e Stefano, oltre ad Angelo allenatore di fronte ad altre tre società che avevano decine di accompagnatori.

Qui occorre assolutamente metterci mano perchè questi settori sono la base dello sviluppo e della crescita del movimento della samb rugby.

Questo dell'under 8-10-12 e soprattutto 14 sono i settore dove occorre il maggior sforzo organizzativo che finora è mancato anche per mancanza di convinzione.
I progetti "insieme in meta" o comunque tutti i progetti che riguardano il rugby scolastico e comunque la propaganda, sono stati iniziati in due scuole, la Sacconi di Sbt e la Manzoni di Grottammare.

Due scuole diverse e due storie diverse.
Con la Scuola Sacconi abbiamo preso un'impegno importante garantendogli la presenza di un tecnico per un'ora a settimana per fare lezione di rugby per tutto l'anno scolastico.

Questo non è stato sempre fatto perchè a volte gli impegni di alcuni istruttori non hanno permesso lo svolgimento, però c'è stata tantissima superficialità da parte di alcuni che nonostante l'impegno assunto non hanno nemmeno comunicato che non potevano andare alla lezione, costringendomi molte volte a telefonate dell'ultimo secondo per trovare un sostituto, che non sempre è stato possibile trovare. Qui devo ringraziare Settimio che mi ha sempre dato la massima disponibilità andando a tappare buchi quanto più possibile.

Questi comportamenti hanno messo molto a rischio il progetto di quest'anno, ma anche per il prossimo anno dove in base agli accordi presi con la dirigenza scolastica si doveva provvedere all'iscrizione della scuola come società di rugby tutorata dalla rugby samb.

Nella Manzoni invece è stato iniziato un primo progetto che è durato fino a Natale dove abbiamo partecipato con un'istruttore, ma non abbiamo ricevuto il necessario sostegno dagli organi scolastici per una serie di problematiche che non sono state risolte... più che altro non sono state affrontate.

La seconda fase è iniziata nel mese di marzo/aprile, ma a quando pare non c'è l'intenzione di parteciparvi perchè nessuno nonostante i solleciti si è preoccupato di andare a parlare con la dirigenza scolastica.

La prima squadra invece ha fatto un campionato assolutamente onorevole lottando fino alla terz'ultima giornata per il terzo posto, con numeri risicati. Le ultime giornate sono state le più brutte del campionato, per mancanza di numeri, di stimoli e lucidità negli uomini più anziani.
Resta un campionato comunque positivo con la ciliegina della vittoria nel derby in casa dell'Ascoli che ha dato entusiasmo e convinzione.

In conclusione la samb rugby oggi è senz'altro una bellissima realtà, ma necessita di una profonda ristrutturazione, perchè possano crearsi le necessarie basi per  la crescita sportiva di questi ragazzi.

Già da tempo per necessità o virtù abbiamo preso l'impegno, almeno sulla carta di puntare sulle giovanili, ma alla luce dei fatti quello che abbiamo fatto fin'ora è assolutamente insufficiente per creare qualcosa che sia duraturo nel tempo.

Viviamo ancora nell'approssimazione e questa non permette organizzazione.
Il prossimo anno avremo le categorie under 8-10-12 che faranno i concentramenti regionali, con numeri crescenti per cui si richiede personale che si dedichi espressamente a questi settori e partecipino a quanti più concentramenti possibili.

L'under 14 invece (e questa è una novità assoluta) effettuerà il campionato regionale e questo richiede impegno costante dell'allenatore, del dirigente di riferimento e degli accompagnatori, così come si fa nelle altre categorie, inoltre dal prossimo anno necessita di un’allenatore 1° livello che ora non abbiamo disponibile.

L'under 16 ha già una sua struttura efficiente, e questo si riflette anche nei numeri, mentre l'under 18 e la seniores, va senz'altro rivista e rinforzata nei ruoli dei dirigenti di riferimento e dei accompagnatori.
Grande impegno richiede anche il seguire i progetti scolastici che se correttamente sostenuti possono essere il più grande mezzo di propaganda che abbiamo.

Altra novità del prossimo anno è che si giocherà con non meno di 15 atleti, per cui occorre il massimo impegno di tutti i responsabili.

Per quel che riguarda la dirigenza, e mi dispiace dirlo siamo assolutamente deficitarii soprattutto per quanto riguarda l'organizzazione, ma anche nella composizione, perchè abbiamo il presidente, che è appassionato e competente, ma per motivi di lavoro spesso non riesce a partecipare a eventi in cui si richiede la presenza di una figura istituzionale della società. Impagabile nel suo impegno, si occupa per necessità anche della pulizia degli spogliatoi o nel fare le righe al campo, ma non deve essere questo il lavoro che si chiede al Presidente.

Abbiamo due vice-presidenti di cui uno non si vede mai, e l'altro per vari motivi partecipa solo quando c'è da fare delle discussioni.

Abbiamo un tesoriere, che è un autentico fenomeno naturale, grandissimo affabulatore, grande carisma, un gran compagnone, giocoso, quanto irrispettoso e irriverente verso gli altri, ma soprattutto è permaloso fino alla morte. Ha una grande dote innata, ed è quella del sapersi arrangiare e la esprime al massimo delle sue capacità in tutte le problematiche societarie, purtroppo anche in quelle che richiederebbero un'analisi più costruttiva. Capace di fare qualunque cosa, ma con tutto il rispetto non certo il tesoriere, perchè è anni che non si fanno consuntivi, ma soprattutto preventivi di spesa S-E-R-I che permettano di programmare l'attività di una società sportiva che è ampia ed articolata.

Quest'anno grazie all'aiuto di molti è stato fatto un ottimo lavoro per quel che riguarda la raccolta fondi tramite sponsorizzazioni o contributi di enti, ma non si ha la più pallida idea di quella che sia la nostra situazione, ma anche le nostre necessità economiche.

E' vero che non siamo una società professionistica, ma già a questo livello occorre organizzarsi per riuscire a crescere, e creare l'ambiente giusto per far crescere i nostri ragazzi.
Le riunioni del consiglio direttivo sono fatte solo quando si sono creati dei problemi, e quasi mai per programmare.
Il direttivo di fatto in questa situazione non è in grado di fare nulla, perchè non ha i mezzi per lavorare, ma solo per deliberare l'ovvio.

Oggi in considerazione del movimento che è assolutamente in crescita e soprattutto di qualità, occorre avere anche una società forte, per far valere il peso sportivo così faticosamente conquistato da tutti voi, e sotto questo punto di vista siamo vicini allo zero.

Nel comitato regionale non siamo riusciti ad avere una persona che ci rappresenti, perchè, di fatto, abbiamo giocato malissimo le ns. carte per tutte una serie di vicissitudini che non vale la pena rivangare, ma basta ricordare che l'ascoli che esiste da appena 3/4 anni è riuscito ad avere due persone all'interno del comitato più un delegato provinciale, nonostante la loro storia e il loro peso siano una minima cosa rispetto al nostro.

Con l’avvicinarsi delle scadenze per il bando per il nuovo campo da rugby, certe necessità diventano impellenti, perché per accedere a fondi, e finanziamenti o quant’altro necessario dobbiamo essere credibili e limpidi come l’acqua di sorgente.

C’è stata anche qualche mese fa una proposta per accedere ai fondi delle Fondazioni Bancarie, che sempre in vista del nuovo campo da rugby è un’ottima notizia ma, di fatto, non si è stati in grado di poter formulare nei tempi previsti una richiesta ufficiale perché non siamo in grado di mettere su carta i nostri dati economici e quelli storici con i numeri degli iscritti negli anni.

Questo resoconto nudo e crudo, ma che rispecchia la realtà di questa società, non è un atto di accusa alla dirigenza di cui anch'io faccio parte, ma deve essere uno stimolo per crescere e migliorarsi.

Non dimentichiamo una cosa fondamentale, e precisamente che la società rugby samb si mantiene grazie al volontariato di tutte le persone che vengono qua e investono il loro tempo, o la loro competenza, e mettono la loro passione, per questo sport e questa società per cui è un po’ come l'essere una società per azioni in cui tutti i volontari hanno un loro peso fondamentale.
Queste persone sono la nostra più grande ricchezza perché esse partecipano tutte per il bene della Samb rugby, e perché tutte sono direttamente coinvolte tramite i figli o nipoti che giocano e si divertono a rugby.

Questa gestione casereccia, e familiare, sempre secondo il mio modo di vedere non è più sufficiente, non è credibile, ma soprattutto non è seria e comunque questa società non deve da parte di nessuno essere vista come spesso succede, come il proprio giocattolo personale.

Credo, che sia diventato indispensabile provare a riorganizzarsi, anche e soprattutto riformulando i ruoli societari (presidente vice-presidente tesoriere consiglieri) e comunque stimolando la partecipazione di tutte le persone vicine a questa società.
Dentro questa società sono certo si possono trovare le persone disponibili che hanno competenze e la passione per lavorare bene.

Onde evitare che questa mia analisi possa comunque essere strumentalizzata e coerente con essa faccio il primo passo e rimetto formalmente da subito nelle mani del presidente il mio incarico di dirigente/consigliere all'interno della società, sperando che esista la volontà e la capacità di cambiare pagina per il bene della Samb Rugby, ma soprattutto dei ragazzi.

Sempre tifoso
Menzietti Giovanni

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