sabato 19 dicembre 2009

Le Mamme dei "Ragazzi Terribili"



Provando ad analizzare il gruppo dell’Under 16 del Coach Sandro Simonetti, non tanto per i risultati, ma per cercare di capire quell’atmosfera speciale che si vive la domenica quando giocano i “ragazzi terribili”, non si può fare a meno di notare che il nostro caro “Nonno Sandro” anche quest’anno a fatto centro.

Cosa differenzia i nostri ragazzi dai ragazzi di altre squadre, è il senso di appartenenza ad un gruppo in cui tutti i ragazzi si riconoscono e rispettano, e questo lo si vede dal fatto che sono tutti dei ragazzi particolarmente vivace, com’è normale che sia, ma anche rispettosi dei ruoli e delle regole.

Vederli al campo, vestiti tutti perfettamente uguali in ogni particolare, già di per se da l’immagine dell’organizzazione e della serietà che mettono nello svolgere un’attività che si basa sul gioco, se poi consideriamo che sono ragazzi di 14 o 15 anni questo non fa che esaltare l’ottimo lavoro del loro allenatore.

Di fatto alcuni possono criticare l’atteggiamento di Sandro che come un buon nonno protegge, difende e giustifica a priori ogni comportamento dei ragazzi, ma all’interno del gruppo, proprio per quel rapporto speciale che a volte sconfina nella complicità, si è creato un legame indissolubile tra i ragazzi e l’allenatore, nel rispetto dei ruoli, ma soprattutto nella consapevolezza di poter parlare tranquillamente di tutto con Nonno Sandro, perché insieme troveranno sicuramente la soluzione ideale.

Tutto questo senza scavalcare il ruolo fondamentale dei genitori, che ansi sono indispensabili per poter leggere i ragazzi e capire le loro problematiche.

Ecco che così si capisce meglio il ruolo dell’allenatore/educatore che con profonda disponibilità ascolta, gioca e insegna il rugby e la vita a dei ragazzi, con lo stesso amore incondizionato del nonno con i nipoti. E il nostro caro Sandro è il nonno ideale di tutti, perchè è il nonno di tutti.

Ma oltre a Sandro non dobbiamo dimenticare le mamme dei “ragazzi terribili”, che per prime hanno capito come i loro figli insieme al gruppo dell’under 16 stavano crescendo e diventando più responsabili e maturi, e grazie alla fiducia incondizionata che hanno dato a Sandro e alla Samb Rugby, ora possiamo ammirare questa fantastica squadra che gioca a rugby, ma soprattutto si diverte.

Ecco che poi, la Domenica quando giocano, lo spettacolo inizia in campo e sulle tribune per poi continuare in cucina e infine nel Club-House per il terzo tempo, con tante mamme prima tifose e poi operose e entusiaste dei loro “ragazzi terribili”.

L’atmosfera speciale alla fine è l’insieme perfetto di 30 ragazzi terribili, un’allenatore e tante tante fantastiche mamme.

A loro vanno i nostri apprezzamenti e soprattutto i nostri ringraziamenti.

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